18 Apr, 24

Per pedalare correttamente in gruppo ci sono una serie di regole fondamentali da seguire ma è sorprendente quante poche siano le persone che le conoscono.

*1 Non è una gara

Un’uscita in gruppo NON é una gara, sono girate per stare insieme e divertirsi. Non dovete “attaccare” dalla testa del gruppo o cercare di dimostrare a tutti quanto siete forti. Per fare quello ci sono le gare.

*2 Manubrio contro manubrio

Questa è probabilmente la regola più importante. Ogni volta che si pedala in gruppo, si dovrebbe correre a due a due, fianco a fianco (con solo pochi centimetri di distanza, non c’è bisogno che ci passi un autobus tra voi e il corridore accanto a voi) e si dovrebbe essere perfettamente manubrio contro manubrio con l’altezza delle leve allineata. Mai fare uno sprint e interrompere il flusso. Anche se siete in prossimità di una curva, state fianco a fianco e girate come una macchina ben oliata. Correre con il manubrio avanti rispetto a quello del corridore accanto a voi si chiama “andare a mezza ruota”, ed è un grosso passo falso.

Sta a voi tenere il passo del corridore più lento accanto a voi. E per carità, tenete il lato della strada, non c’è bisogno di occupare tutta la corsia e infastidire gli automobilisti. Come per ogni cosa, vi è una eccezione alla regola. Se c’è un numero dispari di corridori nel gruppo e non avete nessuno al vostro fianco, dovreste inserirvi tra i due corridori davanti a voi, con la ruota anteriore tra le loro due ruote posteriori. ride

Questo permette ai corridori dietro di voi di rimanere manubrio contro manubrio e di tenere il gruppo saldamente insieme. I corridori dietro di voi dovrebbero stare con le ruote anteriori su entrambi i lati della vostra ruota posteriore. Non va bene stare direttamente dietro al corridore davanti a voi e lasciare uno spazio al vostro fianco.

Ora, prima che vi scaldiate e diciate che correre a cavallo tra le ruote dei corridori davanti non è sicuro, vorrei sottolineare che se tutti pedalano tenendo manubrio contro manubrio come dovrebbero, potete star certi di avere uno spazio di manovra della larghezza di un manubrio, e questo dovrebbe essere più che sufficiente. Quindi, anche se i due corridori davanti a voi si toccano, dovreste avere abbastanza spazio. State tranquilli, è una posizione sicura.

*3 Staccarsi dal gruppo

Quando siete stanchi di pedalare davanti e vi sembra ora di andare indietro, assicuratevi che il corridore al vostro fianco lo sappia.  Una volta che vi siete messi d’accordo su cosa fare, controllate rapidamente che non ci sia nessuno che si sovrapponga alla vostra ruota posteriore, quindi entrambi spostatevi lentamente e gradualmente verso l’esterno e lasciate passare il gruppo in mezzo.  Non virate a lato improvvisamente; staccatevi gradualmente e con calma.

*4 Passare avanti

Quando I due corridori davanti a voi si staccano, è compito vostro passare avanti e tirarvi dietro il gruppo. Se non volete andare davanti perchè siete stanchi o meno in forma del resto del gruppo, ormai è troppo tardi.  Se siete in seconda linea, dovete passare alla testa.

Non accelerate e non uscite dalla formazione manubrio contro manubrio. Mantenendo una velocità costante, infilatevi nello spazio e passate alla testa (vedi sotto). Quando I due corridori davanti a voi si staccano, non rallentate guardandovi attorno come se non sapeste perchè mai si stiano staccando. Mantenete la velocità e passate avanti senza esitazione.

*5 Troppo stanco per passare in testa

Se non volete andare in testa, state dietro e lasciate che i corridori che stanno scalando dalla testa del gruppo si infilino davanti a voi. Non va bene continuare ad andare avanti per poi guardarsi intorno persi e confusi e rallentare perchè non si è abbastanza in forze per essere davanti.

Se per qualsivoglia motivo vi trovate in testa, andate avanti e fate quella che si chiama una ‘tirata simbolica’.  Andate in testa per qualche secondo, accordatevi con il corridore a fianco a voi di staccarvi entrambi e andate indietro.

*6 Buchi nel gruppo

Non dovrebbero esserci ‘buchi’ quando si pedala in gruppo.  Appena vedete un ‘buco’, colmatelo con movimenti calmi e regolari. Non c’è bisogno di scattare e poi frenare bruscamente, colmate questi buchi gradualmente appena li vedete. I buchi non ci devono essere perchè chi sta dietro prende vento e il flusso del gruppo si interrompe.

*7 Muoversi all’interno del gruppo

Se dovete andare in fondo al gruppo o avete bisogno di allontanarvi dal ciglio della strada perchè è danneggiato o ostruito, fatelo in modo regolare.  La chiave del pedalare in gruppo è fare le cose gradualmente e in modo regolare.

Anche se c’è un corridore a fianco a voi quando vi muovete verso il lato della strada, se lo fate gradualmente l’altro ciclista avrà tempo di seguire le vostre mosse con naturalezza.  Se fate qualcosa all’improvviso probabilmente causerete un incidente.  Questo è importante da capire anche nel caso in cui vi stacchiate o colmiate un buco.

*8 Ostacoli e segnalazioni manuali

Questa è una regola molto importante. Ci sono ciclisti in gruppo che hanno l’abitudine di urlare.

Quando vedete una buca sulla strada, non va assolutamente bene urlare “Buca!” a squarciagola e poi evitarla all’ultimo momento. Anche urlare “Sto rallentando!” non va bene se state rallentando.  Se non capite che il corridore davanti a voi sta rallentando, forse è meglio stare a casa la domenica pomeriggio, tra l’altro patirete meno.

Si deve avvertire che c’è un ostacolo solo con una segnalazione manuale.  Ciò non vuol dire indicare qualcosa per 5 minuti dopo che lo avete superato.  Quando vedete un ostacolo sulla strada avanti a voi, muovete la mano verso il basso e fate un segnale che consenta ai corridori dietro di voi di sapere da che parte andare per evitarlo. Solitamente un veloce movimento laterale della mano è abbastanza.

Se notate l’ostacolo solo all’ultimo momento, passateci sopra!  Meglio forare che far cadere tutto il gruppo. A proposito di ostacoli, è meglio indicare solo quelli che vale la pena di indicare.

“E quali ostacoli vale la pena di indicare?” . Semplice.  Vale la pena indicare qualsiasi oggetto che potrebbe comportare danni a biciclette o persone dietro di voi.  Per favore, non indicate tombini a meno che siano infossati nel terreno o con fessure pericolose, e non indicate foglie o piccole crepe nell’asfalto, e di certo non indicate ostacoli nella corsia accanto.

*9 Urlare No!

Come detto sopra, non si deve assolutamente urlare.   Non si vedono mai professionisti in giro per l’Europa durante I loro allenamenti pre-stagione che urlano “Macchinaaaaaaaaaa…Bucaaaaaa……Occhiooooo!”

Il problema è questo: quando siete a più di due corridori di distanza dalla persona che urla, potete solo sentire un urlo indistinto e incomprensibile.   E così quando tutti dovrebbero tenere gli occhi aperti e notare cambi di velocità e ostacoli in genere, improvvisamente la maggior parte dei ciclisti si mettono a guardarsi intorno chiedendosi di quale ostacolo si tratti.

Infatti nessuno sa se avete appena urlato “Buca!” e non l’avete indicata, così che alcuni ciclisti si mettono a scrutare il terreno a destra e a manca cercando una buca immaginaria.  Altri corridori allungano il collo pensando che abbiate urlato “Macchina!”, e altri si guardano indietro pensando che abbiate urlato “Giorgio ha foratoooo!”.  Urlare è assolutamente vietato!

*10 Rallentare e regolare la velocità

Questa è probabilmente la maggior causa di incidenti quando si pedala in gruppo.  Per qualche strana ragione, quando qualcuno rallenta davanti a loro, molti ciclisti si buttano sui freni e li schiacciano fortissimo, così da quasi slittare e far cadere tutto il gruppo.

Si dovrebbe pedalare appena a lato del corridore davanti, così che quando rallenta voi potete o smettere di pedalare e leggermente sovrapporre la vostra ruota anteriore con la sua posteriore, o azionare I freni con regolarità, usando ancora la sovrapposizione delle ruote come cuscinetto per non rallentare troppo improvvisamente per I corridori dietro di voi.

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17 Apr, 24

MOSTACCIOLI IMPERIOSO A POLLA: TAPPA E MAGLIA FANTAGIRO

Va in archivio la terza tappa FantaGiro con l’affermazione del poderoso ciclista salernitano che con una volata regale si sbarazza dei quattro compagni di fuga ed in un colpo solo si prende il bis dell’Albo d’oro della gara pollese ed il comando della classifica generale FantaGiro.

Su un tracciato egregiamente disegnato dal Team Meridiana per 11 km completamente piatti da ripetere 7 volte andava in scena il II Memorial Rocco Giuliano, con l’egida di US ACLI e la partecipazione di circa 120 ciclisti che si sono dati battaglia per 76 km con una media oraria di poco inferiore ai 45 km/h a dimostrazione del gran livello della competizione e del ciclismo amatoriale salernitano.

Per la cronaca, a dispetto della velocità, la gara è vissuta sui tatticismi posti in essere dall’asd CICLISTI CILENTANI e BIKE IN TOUR VALLO DI DIANO (non a caso le prime due società in classifica generale), che forti delle compagini più numerose, hanno provveduto a rintuzzare di volta in volta i tentativi di fuga in cui non fossero presenti i propri uomini. Così, la fuga decisiva nasce da un contrattacco di ANDREA ROSOLIA prontamente seguito da FRANCESCO SANSEVIERO, ANTONIO MOSTACCIOLI, Matteo Rotondi e Franco Gallo, che al terzo giro riescono ad avvantaggiarsi sul nutrito plotone e conservare poche centinaia di metri per circa due tornate successive, allorquando la compagine valdianese e quella cilentana riescono a spegnere le velleità degli ulteriori fuggitivi di giornata, per assicurare al quintetto la sicurezza di giocarsi la vittoria con un margine più rassicurante sul gruppo compatto.

I cinque procedono regolarmente sino all’epilogo finale, mediante il quale l’alfiere della TEAM BIKE PANCALIERI stacca di ruota Rotondi e ROSOLIA, che col terzo gradino del podio stabilizza anche la terza posizione in classifica generale di Circuito FantaGiro. Il quarto posto assoluto di SANSEVIERO consente all’atleta padulese di risalire posizioni fino al quinto posto in classifica generale. Il gruppo compatto, forte ancora di circa sessanta elementi all’ultimo giro, è regolato da una magistrale volata di Frattulillo che beffa al fotofinish SANTINO STAVOLA, che con la 7′ piazza di giornata limita i danni alla propria classifica generale, che adesso lo vede a sette lunghezze dal primato.

Nella top 20 della classifica di Polla si inseriscono nell’ordine PALUMBO, BORRELLI e BOCHICCHIO che in tal modo consolidano le loro rispettive posizioni in classifica generale in attesa della quarta tappa, che vi aspetta tutti a GIUNGANO (SA) il prossimo 28 aprile.

Con la gara di Polla Fantagiro da il benvenuto anche al settantesimo atleta, PETRONE MICHELE dell’ASD MULES, che andrà a rendere più viva la lotta in classifica Mater 5 del circuito. Potete consultare le classifiche aggiornate nella sezione dedicata e scaricare gratuitamente le foto dal sito, con l’avvertenza che dalla prossima tappa avremo anche un drone per catturare i momenti più decisivi di gara da angolazioni migliori.

20 Mar, 24

ROSOLIA DOMINA TRA I TEMPLI DI PAESTUM LA TAPPA A CRONOMETRO DI FANTAGIRO

La seconda tappa del FantaGiro era caratterizzata da una prova a cronometro individuale nello scenario impareggiabile dei Templi di Paestum.

Il percorso costruito ad arte dalla Asd Cilento Bike e dal responsabile di gara RAFFAELE BARLOTTI rappresenta una stupenda consuetudine per il ciclismo meridionale ed, alla ottava edizione, ha richiamato circa 230 atleti da tutto il territorio nazionale anche grazie alla assegnazione dei titoli italiani CSI a cronometro, costringendo addirittura l’organizzazione a dover chiudere le iscrizioni con una settimana di anticipo.

Se il percorso non aveva subito variazioni rispetto agli anni precedenti, anche quest’anno l’insidia maggiore era rappresentata dal vento e dalle sei curve in grado di far perdere secondi preziosi ad ogni traiettoria non ottimale o per l’errata scelta di rapporto con cui rilanciare immediatamente l’andatura al di sopra dei quaranta orari.

Il dominatore della prova è stato il salernitano ANDREA ROSOLIA che ha sfondato il muro dei quindici minuti chiudendo la prova in 14’53,69 e facendo perciò segnare una delle migliori prestazioni di sempre nel parco archeologico di Paestum. Si tratta della prima vittoria della neonata Asd CICLISTI CILENTANI e della prima vittoria assoluta di un atleta FANTAGIRO, che mette in riga ciclisti del calibro di Sirica e Severa, nonché di MOSTACCIOLI ANTONIO (4′) e STAVOLA SANTINO (9′), che a loro volta completano la top ten assoluta di gara ed il podio di tappa FantaGiro.

Intervistato da noi dopo due giorni dalla gara Andrea stenta ancora a trattenere l’emozione per una vittoria cercata e voluta da tempo perché ristora i sacrifici e gli infortuni che negli ultimi anni ne hanno limitato il rendimento agonistico, ma soprattutto perché dopo una vittoria percepisci l’entusiasmo che un tuo successo regala a chi ti vuole bene, agli amici, ai familiari ed alla tua squadra“, ma ci sentiamo di aggiungere che è il medesimo entusiasmo che regala agli altri atleti del gruppo e di FantaGiro, i quali conoscono la serietà e la disciplina di questo atleta, che ci confida come “…alla rifinitura del venerdì ho avuto la sensazione che la moltiplica 53 sarebbe stata più dura da rilanciare nei rettilinei di una gara che conosco bene, così all’ultimo giorno ho deciso di smontare la guarnitura abituale e di presentarmi alla partenza con un 52 ed una miglior combinazione di rapporti posteriori…” che a questo punto è stato il segreto della sua vittoria, nonché il suggerimento che può magari servire a qualche altro atleta il prossimo anno.

In classifica generale Fantagiro la Asd Ciclisti Cilentani fa un altro pieno di punti, sedimentando il primo divario nei confronti dei valdianesi di Asd Bike In Tour Vallo di Diano e dei battipagliesi di Kiklos Team, ma tutto è ancora in discussione dopo appena due delle dodici tappe di FantaGiro. Vi invitiamo a guardare le classifiche aggiornate sul sito, scaricare le foto gratuite e taggarci nei commenti alla gara. Il prossimo appuntamento è per la terza tappa a POLLA, col Secondo Memorial Rocco Giuliano del prossimo 14 aprile, iscrizioni gratuite su www.Ciclismocampania,it (anche dal link al sito di Fantagiro).

13 Mar, 24

COLA E ZAOTTINI DOMINANO IN VOLATA LA 25°COPPA CARNEVALE: MA E’ GIA’ SUCCESSO FANTAGIRO

Domenica 10 marzo si è ufficialmente aperto il Fantagiro con la classicissima di primavera ormai giunta alla venticinquesima edizione. E’ la Coppa Carnevale di Saviano (Na), che ha visto 180 partenti divisi in due batterie equamente divise in termini numerici e di caratura assoluta della partecipazione.

Entrambe le gare sono state caratterizzate da un fortissimo vento laterale e da velocità superiori ai 43 km/h di media, pur se con esiti diversi, laddove la gara over si è conclusa con la poderosa volata di Zaottini (e con la prestigiosa settima piazza conquistata da COZZOLINO GIOVANNI del team RESILENCE), mentre la gara under ha tenuto il pubblico in suspense per l’elastico creato da una fuga a cinque nata già al secondo giro ed il gruppo che più volte sembrava poter fagocitare i fuggitivi, per poi doverli lasciare andare a due minuti a giocarsi la vittoria di giornata.

Ad avere la meglio, nella seconda batteria, è Gaetano Cola (San Gennariello Bike) che con un possente allungo ai duecento metri finali toglie di ruota Francesco Paolini (Murolo) e SANTINO STAVOLA (Asd Bike In Tour Vallo di Diano), nonché gli altri fuggitivi di giornata Sirica e Grigioni.

Se i cinque davanti trovavano l’accordo giusto per distanziare il gruppo, dietro è stata battaglia vera con i tentativi infruttuosi di numerosi atleti, e con una magistrale volata conclusiva da parte di EMANUELE VESSELLA (Cycling Botta), ANTONIO MOSTACCIOLI (Team Bike Pancalieri) e MARIO PALUMBO (Ciclisti cilentani), che concludono rispettivamente 9°, 10° ed 11° assoluti.

Se Cozzolino e Stavola sono provvisoriamente in testa alla classifica individuale assoluta di FantaGiro, i CICLISTI CILENTANI ASD raccolgono un gran bottino nella classifica di società.

08 Mar, 24

CI SIAMO: TRA MENO DI 48 ORE PARTE IL FANTAGIRO

Finalmente scocca l’ora del FantaGiro. E’ tutto pronto a Saviano per dare il via alle danze ed a questo circuito che si preannuncia essere la più grande novità del ciclismo amatoriale del sud Italia.

Siamo in 65 preiscritti (ricordiamo che ci sarà tempo per iscriversi fino a maggio, con rinuncia implicita ai punti per gare precedenti) e con le due batterie di Saviano verranno assegnati i primi punti per la classifica generale e per la classifica traguardi volanti.

I vostri pettorali nominativi (da utilizzare per tutto il circuito) saranno consegnati la mattina dell’evento dall’organizzazione di gara, previo controllo delle vostre tessere agonistiche. Avrete automaticamente diritto ad uno sconto di 5 euro sull’iscrizione rispetto a tutti gli altri concorrenti.

Troverete il nostro staff sotto ad un gazebo arancione nei pressi della partenza e lì avrete modo di vedere in anteprima tutte le maglie di leader delle varie classifiche di circuito.

Inoltre sul percorso ci sarà il nostro fotografo pronto ad immortalarvi nelle fasi più concitate di gare. Potrete scaricarle gratuitamente e con calma sul nostro sito nei prossimi giorni.

Date piuttosto un’occhiata al nostro REGOLAMENTO, che ormai non potrà subire più variazioni. Le gare sono 14, di cui 12 con punteggio pieno e due bonus. Per partecipare alla classifica finale sarà dunque necessario aver partecipato ad almeno 8 manifestazioni.

Siamo a disposizione prima e dopo la gara di Saviano per chi vorrà iscriversi, chiarire dubbi, darci la sua opinione, ma anche per le interviste ed i commenti che poi troverete sul nostro blog nei prossimi giorni. Taggateci, commentaci sui social e contattateci su whatsApp per tutto ciò che ritenete importante al fine di trasformare la la prima gara di circuito in una festa di ciclismo.

Vi aspettiamo domenica mattina. Buon FantaGiro a tutti.

17 Feb, 24

Il ciclismo amatoriale in Campania


Il ciclismo amatoriale in Campania è un’attività molto diffusa e apprezzata tra gli abitanti locali e i turisti che visitano la regione. Questa pratica offre l’opportunità di esplorare la bellezza paesaggistica, la ricca storia e la cultura affascinante della Campania, mentre si pratica una forma di attività fisica divertente e stimolante. Ecco alcuni aspetti salienti del ciclismo amatoriale nella regione:

  1. Variegata Geografia: La Campania offre una varietà di paesaggi, tra cui le splendide coste del Mar Tirreno, le colline ricoperte da vigneti e uliveti, e le montagne imponenti come il Vesuvio e i Monti Lattari. Questa diversità permette ai ciclisti di scegliere percorsi che si adattano alle loro preferenze e capacità, che sia una piacevole pedalata costiera o una sfida su strade di montagna.
  2. Percorsi Ciclabili: La regione dispone di una rete di percorsi ciclabili, che includono sia piste ciclabili dedicate che strade panoramiche ideali per il ciclismo. Questi percorsi offrono una varietà di sfide e opportunità di esplorazione, consentendo ai ciclisti di godersi panorami mozzafiato e di scoprire luoghi di interesse lungo il percorso.
  3. Eventi e Gare Amatoriali: In Campania vengono organizzati numerosi eventi ciclistici amatoriali, come granfondo, gare a circuito cicloturismo, e gare su strada. Questi eventi sono un’ottima occasione per socializzare con altri appassionati di ciclismo, mettersi alla prova e scoprire nuovi percorsi e destinazioni.
  4. Ciclismo Turistico: Il cicloturismo è particolarmente popolare in Campania, poiché consente ai ciclisti di esplorare la regione in modo lento e immersivo. Pedalare attraverso pittoreschi borghi, siti archeologici, e paesaggi naturali permette di vivere un’esperienza autentica e apprezzare appieno le bellezze della regione.
  5. Infrastrutture e Servizi: La Campania offre una vasta gamma di servizi per i ciclisti amatoriali, tra cui noleggio biciclette, guide turistiche specializzate, strutture ricettive bike-friendly e punti di assistenza lungo i percorsi. Queste infrastrutture rendono più agevole e piacevole la pratica del ciclismo amatoriale nella regione.
    Complessivamente, il ciclismo amatoriale in Campania è un’esperienza gratificante che permette di esplorare la regione in modo attivo e coinvolgente, godendo delle sue bellezze naturali e culturali. Che si tratti di una tranquilla pedalata lungo la costa o di una sfida su strade di montagna, c’è qualcosa per tutti i ciclisti amatoriali che desiderano scoprire la Campania in sella alla propria bicicletta.

Alejandro Bovio

08 Feb, 24

Essere un ciclista competitivo.

Essere un ciclista competitivo significa impegnarsi nell’allenamento costante per
migliorare le prestazioni, ma spesso ci si trova ad affrontare sfide quando si tratta di
mantenere la coerenza durante tutto l’anno. Il tempo inclemente, come pioggia, neve
o persino eventi ambientali come incendi, può rendere difficile, se non impossibile,
allenarsi all’aperto. È qui che entra in gioco l’allenamento indoor sui rulli.
Pedalare sui rulli offre un’opportunità preziosa per mantenere la forma fisica anche
quando le condizioni esterne non lo consentono. Tuttavia, c’è una serie di differenze
sostanziali tra l’allenamento indoor e quello all’aperto che è importante considerare.
In primo luogo, pedalare sui rulli implica una mancanza di movimento laterale e
avanti e indietro rispetto alla pedalata all’aperto. Questo significa che si utilizzano
meno muscoli e si ottiene un coinvolgimento muscolare diverso. Mentre
l’allenamento indoor può concentrarsi principalmente sui muscoli delle gambe,
manca del coinvolgimento della parte superiore del corpo e dei muscoli stabilizzatori
che si sperimentano durante la guida all’aperto, specialmente su terreni variabili
come colline e percorsi accidentati.


Tuttavia, ci sono modi per massimizzare i benefici dell’allenamento indoor.

È importante integrare regolarmente esercizi di stretching per evitare tensioni
muscolari e ridurre il rischio di infortuni. Aggiornare regolarmente le zone di
allenamento, ad esempio attraverso il calcolo della Potenza di Soglia Funzionale
(FTP), consente di adattare gli allenamenti alle proprie capacità attuali e
massimizzare i progressi.
Inoltre, è consigliabile integrare esercizi aerobici aggiuntivi per coinvolgere più
muscoli e prepararsi meglio per il ritorno alla guida all’aperto. Questi possono
includere attività come la corsa delle scale per aumentare l’apporto di ossigeno e il
coinvolgimento muscolare generale.
Quando si passa dall’allenamento indoor alla guida all’aperto, è importante essere
pazienti e permettere al corpo di adattarsi alle nuove condizioni. Il volume di
allenamento indoor può essere inferiore a quello all’aperto, quindi è necessario un
periodo di transizione per abituarsi nuovamente alle variazioni del terreno e al
coinvolgimento muscolare più ampio.
In conclusione, l’allenamento indoor offre una solida opzione per mantenere la forma
fisica durante tutto l’anno, ma è importante essere consapevoli delle differenze
rispetto alla guida all’aperto e adattare di conseguenza gli allenamenti per
massimizzare i benefici complessivi.

Autore: M.S. Schultz

Traduzione: Giuseppe Sassano

13 Dic, 23

Importanza della biomeccanica nel ciclismo

La biomeccanica è una scienza multidisciplinare che comprende concetti di anatomia, fisiologia, chinesiologia, ortopedia e bioingegneria.

L’obiettivo principale è studiare la relazione tra alcune strutture fisiologiche quando indotte e stimolate dal movimento.

BIOMECCANICA NEL CICLISMO

Nel ciclismo, tutto questo viene studiato prima nella correlazione con la postura di una persona in posizione neutra, e poi nella correlazione di un veicolo meccanico, infatti la bicicletta è la parte più importante del ciclo.

“La posizione della bicicletta”, chiamata in gergo, è sempre stato un capitolo importante fin dai tempi di Coppi e Bartali. Da allora, hanno riconosciuto l’importanza della corretta posizione della sella.

Naturalmente, in una metodologia molto empirica, nel tempo, si perfeziona grazie alle nuove tecnologie e ai nuovi materiali, vengono garantite consulenze sempre più qualificate e migliori risultati.

IL BIOMECCANICO

Colui che deve studiare e sviluppare la corretta ergonomia e postura del soggetto sul mezzo meccanico. Si tratta di una figura professionale che, al momento della valutazione, s’interfaccia con un individuo che potrebbe essere in perfetta forma fisica o con eventuali problemi fisici o posturali. Pertanto, il compito dello specialista è quello di mostrargli i limiti a cui può tendere il proprio fisico. In questo percorso diventa fondamentale l’affiancamento con altri professionisti quali fisioterapisti, osteopati, ortopedici, medici sportivi e formatori per diagnosticare e risolvere problemi che interessano le articolazioni e il sistema scheletrico.

Considerando le problematiche e le variabili che troviamo nel nostro corpo, il lavoro di equipe acquista sempre più valore. Ci permette una visione multidisciplinare sul problema e fornisce all’atleta un risultato di massima qualità.

LA VALUTAZIONE BIOMECCANICA SERVE SOLO PER ATLETI PROFESSIONISTI O ANCHE PER CICLO AMATORI?

Oggi, sempre più professionisti e dilettanti si rivolgono al biomeccanico cosa sta cambiando? Si può dire che inizialmente, lo “studio della posizione in sella” mirava principalmente a migliorare le prestazioni e il comfort dell’atleta. Ma oggi, il corretto posizionamento della sella può prevenire molte complicazioni posturali che possono causare vere e proprie patologie che colpiscono muscoli, tendini e sistema scheletrico.

Quindi, considerando il numero sempre maggiore di appassionati che si cimentano nel ciclismo, seppur con ritmi e distanze diverse, la Valutazione Biomeccanica è di notevole importanza che sia un ciclista professionista, un gran fondista o un ciclo- amatore.

Partendo dal presupposto che il movimento del ciclista è un insieme di forze e leve che si devono muovere su tre punti fissi (piedi, bacino e mani), dobbiamo cercare di ottimizzare questo lavoro con una postura che favorisca il miglior equilibrio funzionale muscolare.

Oggi fortunatamente, rispetto al passato l’uso di materiale tecnologico e computerizzato ci permette di poter studiare in modo più preciso l’equilibrio e la forza che il soggetto riesce ad imprimere sulla bici.

13 Dic, 23

La fotografia più bella del 2023

La stagione professionistica 2023 è stata indubbiamente tra le più esaltanti degli ultimi anni. Merito delle nuove stelle del World Tour, che interpretano tutte le corse ed ogni chilometro delle stesse, alla stregua dell’ultimo chilometro di un mondiale.

La stagione 2023 ha celebrato la gloria con il podio giallonero della Jumbo al Tour e con la vittoria di Pogacar al Lombardia, ma ha anche vissuto momenti di sconfitte clamorose come quella del medesimo asso della UAE alla Grande Boucle o il ritiro di Remco Evenepoel dal Giro d’Italia.

Tutti i momenti più rilevanti sono stati immortalati dai migliori fotografi del circuito mondiale per rimanere indelebili nella memoria di tutti noi tifosi. Eppure le maggiori testate giornalistiche mondiali concordano su una cosa: la foto simbolo del 2023 rimane quella scattata sul Poggio di San Remo, poco prima che Van Der Poel scattasse per andare a conquistare la sua prima Classicissima di Primavera. Quattro tenori, tra i quali il nostro TopGanna, mentre si lasciano dietro il resto del gruppo scaricando a terra wattaggi impensabili per noi amatori.

E voi cosa ne pensate? Ci piacerebbe sapere qual’è il vostro punto di vista circa la foto più iconica dell’ultima stagione World Tour. Siete invitati ad indicarla nei Commenti, accompagnandola con una sintetica motivazione. (Articolo redazionale Fantagiro)